متجر أو سوق عبر الإنترنت: سؤالك، نحن نجيب عليه
Negli ultimi anni, l’e-commerce ha trasformato radicalmente il modo in cui le aziende vendono, comunicano e costruiscono relazioni con i clienti. Ma insieme alle opportunità, sono arrivate anche nuove domande strategiche. Una delle più frequenti è proprio questa: “Meglio aprire un negozio online proprietario o vendere tramite un marketplace?”
Molti dei nostri clienti si sono trovati nella stessa situazione. Avevano iniziato a vendere i propri prodotti su piattaforme come Amazon, eBay o Etsy, attratti dalla loro visibilità immediata e dalla semplicità di gestione. Tuttavia, dopo qualche mese, si sono accorti che comparire in cima ai risultati di ricerca era tutt’altro che semplice. Le impression restavano basse, le conversioni ancora di più, e il margine di guadagno, dopo commissioni e costi aggiuntivi, si riduceva drasticamente.
E così è sorta la domanda: “Non sarebbe meglio avere un nostro e-commerce?”
In questo articolo rispondiamo in modo chiaro e approfondito, analizzando vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni. L’obiettivo è aiutarti a capire quale strada scegliere per far crescere il tuo business online in modo sostenibile e coerente con la tua strategia di marca.
Partiamo dal principio. Aprire un’attività online oggi è più accessibile che mai. I marketplace offrono una struttura predefinita, con griglie standardizzate, campi precompilati e strumenti di pubblicazione immediati. In pochi passi puoi caricare i tuoi prodotti, fissare i prezzi e iniziare a vendere.
Se invece scegli di sviluppare un negozio online proprietario, hai maggiore libertà: puoi costruire la tua identità digitale, personalizzare la grafica, impostare un tono di voce coerente con il tuo brand e gestire il flusso di vendita in ogni dettaglio.
Oggi piattaforme come Shopify, WooCommerce o Magento permettono di creare un e-commerce completo in poche settimane, anche senza competenze tecniche avanzate. E con una gestione centralizzata di prodotti, filtri e categorie, la manutenzione risulta più semplice di quanto si immagini.
Tuttavia, la scelta non è solo tecnica: è soprattutto strategica.
Il marketplace offre visibilità immediata ma poca libertà; il negozio online offre libertà totale ma richiede più impegno iniziale. Per decidere, bisogna comprendere cosa si vuole costruire nel lungo periodo.
I marketplace sono piattaforme di vendita collettiva dove i brand competono tra loro per attirare l’attenzione dei consumatori. Amazon, Zalando, eBay, Etsy, ManoMano o AliExpress ne sono esempi noti. Il vantaggio più grande è la base utenti già esistente.
In sintesi, i marketplace sono perfetti per testare un prodotto o raggiungere velocemente nuovi clienti, ma meno adatti a chi vuole costruire un brand forte e indipendente.
Creare un e-commerce di proprietà significa costruire la propria casa digitale. Ogni elemento, dal design alle funzionalità, può essere personalizzato per riflettere la tua identità aziendale.
Tuttavia, grazie alle piattaforme moderne e all’automazione, queste complessità sono sempre più gestibili anche da PMI e startup.
Uno degli aspetti più trascurati quando si sceglie un marketplace riguarda il valore del brand. Vendendo su una piattaforma esterna, stai di fatto promuovendo il marketplace stesso, non il tuo marchio.
Il budget che investi in inserzioni premium o promozioni incrociate finisce per rafforzare la piattaforma, che spesso mostra anche prodotti concorrenti accanto ai tuoi. Il traffico che generi è quindi condiviso, non tuo.
Con un negozio online, invece, ogni euro speso in marketing contribuisce a costruire la tua identità. Le campagne pubblicitarie, i post sui social e le newsletter non alimentano un sistema esterno, ma portano clienti direttamente a casa tua.
Attraverso canali come Facebook Ads, Google Ads, Instagram, TikTok o Google Display Network, puoi creare funnel personalizzati, segmentare il pubblico e monitorare con precisione il ritorno dell’investimento. Inoltre, il content marketing (blog, video, storytelling) rafforza la fiducia e posiziona la tua azienda come punto di riferimento nel settore.
Uno dei motivi per cui molti brand restano delusi dai marketplace è la difficoltà nel farsi notare. Anche se queste piattaforme attirano milioni di visitatori, la visibilità individuale dei prodotti è minima. L’algoritmo privilegia chi paga di più o chi ha già ottenuto un alto volume di vendite e recensioni positive.
Ciò significa che per scalare le posizioni e comparire tra i primi risultati serve un investimento costante e spesso elevato.
Con un negozio online, invece, puoi attirare traffico qualificato attraverso strumenti mirati:
La chiave è attrarre le persone giuste, non solo tante persone. Un traffico più mirato significa tassi di conversione più alti e un ritorno sull’investimento più efficiente.
Un altro elemento da valutare è il modello di profitto. Nei marketplace, il margine unitario è ridotto dalle commissioni di vendita, dai costi di gestione e, spesso, dalla necessità di abbassare i prezzi per restare competitivi.
Supponiamo di vendere un prodotto a 50 euro: tra commissioni (10-15%), costi di promozione e spese di logistica, il guadagno reale potrebbe scendere sotto i 30 euro.
Con un negozio online, invece, ogni vendita genera valore pieno. I costi fissi (hosting, dominio, piattaforma) sono facilmente ammortizzabili e le spese di marketing possono essere ottimizzate in base ai risultati. Inoltre, i clienti acquisiti direttamente possono essere coinvolti in programmi di fidelizzazione, promozioni e cross-selling, aumentando il valore medio per cliente (LTV).
A lungo termine, questo si traduce in un margine di profitto più alto e sostenibile.
Nel digitale, i dati sono potere. E i marketplace, pur offrendo dashboard di analisi, non condividono mai completamente le informazioni sui clienti. Non puoi accedere agli indirizzi email, non puoi personalizzare l’esperienza post-acquisto e non puoi costruire una relazione diretta.
Con un e-commerce proprietario, invece, puoi raccogliere dati preziosi: preferenze di acquisto, tassi di conversione, abitudini di navigazione, risposte alle campagne. Queste informazioni diventano la base per decisioni strategiche basate su evidenze concrete.
Inoltre, avere il controllo totale dei dati significa poter testare, ottimizzare e innovare in modo continuo, adattando il tuo business alle reali esigenze del pubblico.
Non esiste una risposta universale. La scelta tra marketplace e negozio online dipende da obiettivi, risorse e orizzonte temporale.
Molte aziende di successo combinano le due strategie: usano i marketplace come canale di visibilità iniziale, ma investono parallelamente nel proprio e-commerce per consolidare nel tempo una base clienti diretta.
Scegliere la piattaforma giusta è solo l’inizio. Il vero valore nasce da una strategia integrata che unisce tecnologia, marketing e brand identity.
Il nostro approccio parte sempre da un’analisi approfondita del tuo business: prodotti, target, obiettivi e posizionamento. Da lì costruiamo la soluzione più adatta a te — che si tratti di ottimizzare le vendite sui marketplace o di sviluppare da zero un e-commerce performante e scalabile.
Ti affianchiamo in ogni fase:
Il nostro obiettivo è semplice: aiutarti a vendere di più, meglio e con maggiore controllo.
Il mondo dell’e-commerce offre infinite possibilità, ma richiede scelte consapevoli. I marketplace possono essere un ottimo trampolino di lancio, ma non dovrebbero diventare l’unica base del tuo business. Un negozio online, se ben progettato e sostenuto da una strategia mirata, rappresenta invece un investimento duraturo che consolida il tuo brand e aumenta la tua redditività.
In definitiva, la risposta alla domanda iniziale — meglio marketplace o negozio online? — dipende da dove vuoi arrivare. Se il tuo obiettivo è costruire valore nel tempo, fidelizzare i clienti e controllare il tuo destino digitale, il tuo e-commerce è la scelta giusta.
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