Jahez e Kuwait Innovation Center: Il Primo Food Hackathon del Kuwait Getta le Basi per una Nuova Era dell’Innovazione Alimentare
In un momento di crescente dinamismo per l’economia kuwaitiana, un evento senza precedenti ha segnato un punto di svolta culturale e tecnologico. Jahez Application, piattaforma pionieristica nel campo della delivery e della connettività digitale tra clienti e esercizi commerciali, in partnership strategica con il Kuwait Innovation Center (KIC), ha celebrato con orgoglio e soddisfazione la conclusione del primo Food Innovation Hackathon nella storia del Paese. Questa iniziativa nazionale, che va ben al di là di una semplice competizione, ha rappresentato un potente catalizzatore, riunendo giovani menti brillanti, startup promettenti e aspiranti innovatori con un obiettivo comune e ambizioso: reinventare il futuro del settore alimentare kuwaitiano attraverso il filtro disruptive della tecnologia, l’audacia dell’imprenditorialità e una coraggiosa capacità di problem solving applicata a sfide concrete.
L’hackathon non è stato solo una maratona di coding e progettazione, ma un vero e proprio statement d’intenti. Ha dimostrato come la collaborazione sinergica tra un leader di settore come Jahez e un’istituzione dedicata alla promozione del talento come il KIC possa innescare un circolo virtuoso di innovazione, creando un ecosistema fertile dove le idee possono germogliare e trasformarsi in soluzioni tangibili. In un arco di tempo intenso e produttivo, 19 team – composti da 12 gruppi strutturati e 7 partecipanti individuali, per un totale di decine di giovani coinvolti – si sono sfidati in un’arena di creatività e competenza, con la missione di sviluppare soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate in grado di affrontare e risolvere problemi reali nel variegato universo del food e delle consegne.
Lo spettro delle proposte emerse è stato ampio e visionario, spaziando dall’utilizzo di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza d’acquisto e ridurre gli sprechi, a soluzioni data-driven per l’ottimizzazione dell’inventario e la previsione della domanda, fino a sofisticati modelli di ottimizzazione logistica destinati a rivoluzionare l’efficienza e la sostenibilità delle consegne dell’ultimo miglio. L’hackathon ha così messo in luce non solo la creatività, ma anche la profonda preparazione tecnica e la visione strategica dei giovani kuwaitiani, ponendo le basi per un futuro in cui il Kuwait non sia solo un consumatore di tecnologia, ma un attivo produttore di innovazione.
Oltre al puro output tecnologico, l’evento ha ribadito con forza l’importanza cruciale della collaborazione intersettoriale. Ha creato un ponte tangibile tra il mondo accademico, le startup in fase embrionale e i leader consolidati dell’industria, favorendo uno scambio di conoscenze, esperienze e risorse essenziale per far maturare le idee più promettenti. In questo modo, l’hackathon ha contribuito attivamente a coltivare una cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità in Kuwait, allineandosi perfettamente con gli obiettivi nazionali di diversificazione economica e di empowerment giovanile delineati nel documento guida Kuwait Vision 2035.
La cerimonia di chiusura, tenutasi presso l’Andalus Hall, la sede principale di Jahez, ha rappresentato il momento culmine dell’evento, un’occasione per celebrare il successo e premiare i progetti più meritevoli. In un’atmosfera carica di aspettativa e entusiasmo, sono stati proclamati i tre team vincitori, selezionati attraverso un rigoroso e trasparente sistema di valutazione.
Il sistema di valutazione, messo a punto per garantire imparzialità e focalizzarsi sul reale potenziale d’impatto, ha enfatizzato criteri fondamentali come l’originalità e l’unicità della soluzione, nonché la sua capacità di generare un impatto concreto e misurabile sul settore alimentare kuwaitiano. A questi si sono affiancati, con uguale peso, altri fattori decisivi: la fattibilità di mercato (il business model sottostante), la forza della presentazione (la capacità di comunicare il valore dell’idea), e la profondità tecnica dei prototipi o Minimum Viable Product (MVP) sviluppati. Questo approccio equilibrato ha garantito che i progetti premiati non fossero solo esercizi di stile creativo, ma proposte robuste e ben strutturate, pronte per un’eventuale fase di incubazione e implementazione nel mercato reale.
Il successo dell’hackathon è stato commentato con soddisfazione dai leader delle organizzazioni promotrici, che ne hanno sottolineato il significato strategico.
Abdulrahman Reda, Marketing Team Lead di Jahez, ha dichiarato: “Questo hackathon è stata molto più di una competizione; è stata una piattaforma concreta per dare potere ai giovani del Kuwait e alle loro idee, trasformando la creatività pura in soluzioni concrete e applicabili per il nostro settore. In Jahez, non ci limitiamo a essere un operatore di mercato; sentiamo la responsabilità di svolgere un ruolo di primo piano nell’ecosistema. Siamo quindi orgogliosi di poter contribuire attivamente a promuovere l’innovazione, a favorire la cultura imprenditoriale e a costruire, mattone dopo mattone, un ecosistema digitale più solido, resiliente e dinamico per il futuro del nostro Paese. Investire in questi talenti significa investire nel futuro di Jahez e del Kuwait stesso”.
Mohammad Alrefaei, CEO del Kuwait Innovation Center (KIC), ha aggiunto: “Il KIC è stato fondato con la missione precisa di essere un faro per l’innovazione in Kuwait. La partnership con un leader del calibro di Jahez per realizzare il primo Food Hackathon del Paese è un perfetto esempio di come il settore privato e le istituzioni per l’innovazione possano collaborare per creare un impatto reale. I progetti che abbiamo visto non sono solo idee; sono il germe di future startup di successo che potrebbero ridefinire il settore alimentare. Il nostro ruolo ora è continuare a supportare questi talenti, fornendo loro mentorship, accesso a reti professionali e le risorse necessarie per trasformare i loro prototipi in imprese sostenibili”.
L’evento è stato abilmente presentato da Abdulaziz Darweesh, noto volto di KTV, che ha contribuito a mantenere alta l’energia e a gestire i momenti salienti della cerimonia. Un valore aggiunto fondamentale sono stati i contributi e le insight session tenute da esperti del settore. Ahmad Almethin, Responsabile dell’Analisi dei Dati di Jahez, ha condiviso con i partecipanti preziose riflessioni sul potere del data-driven decision making, illustrando come i “big data” generati dalla piattaforma possano essere utilizzati per anticipare i trend, ottimizzare le operazioni e creare valore per utenti e partner. La sua testimonianza ha offerto ai giovani innovatori una rara prospettiva dall’interno di un’azienda tecnologica di prima linea.
La selezione dei vincitori è stata affidata a una giuria d’eccezione, appositamente costituita per unire competenze trasversali e garantire una valutazione a tutto tondo dei progetti. La commissione giudicante ha riunito:
Questa composizione mista – che unisce accademia, finanza, imprenditoria e standard globali – ha inviato un chiaro messaggio: l’innovazione di successo richiede non solo una buona idea tecnica, ma anche un modello di business solido, un mercato di riferimento e la capacità di competere a livello globale.
La cerimonia di chiusura ha ospitato una platea di illustri rappresentanti del mondo istituzionale, economico e accademico del Kuwait, a testimonianza dell’importanza strategica riconosciuta all’iniziativa. Tra i presenti:
La presenza di queste personalità non è stata una semplice formalità. Ha segnato un importante endorsement da parte delle massime istituzioni del Paese, confermando come l’iniziativa di Jahez e KIC sia perfettamente in linea con le priorità nazionali. Ha inoltre creato un’opportunità unica per i giovani partecipanti di interfacciarsi direttamente con potenziali investitori, mentor e partner strategici, gettando le basi per future collaborazioni.
Per comprendere appieno la portata di questo hackathon, è essenziale contestualizzare il ruolo di Jahez. Jahez-Kuwait è una filiale di Jahez International Company KSA, una delle realtà più imponenti e dinamiche nel panorama della food delivery in Arabia Saudita. Fondata nel 2016, Jahez in Arabia Saudita ha vissuto una crescita esponenziale, affermandosi come un attore di assoluto primo piano con numeri che parlano da soli: oltre 1,3 milioni di utenti attivi e una rete di oltre 34.000 partner di consegna su tutto il territorio saudita già al 31 marzo 2021.
Nel 2022, l’azienda ha avviato una strategia di espansione regionale, entrando con forza nel mercato kuwaitiano e lanciando parallelamente le sue operazioni in Bahrein. Questo posizionamento rende Jahez non solo un operatore di delivery, ma un vero e proprio hub tecnologico regionale, con la capacità di investire, innovare e plasmare il futuro del settore. L’hackathon, in questo senso, non è un evento isolato, ma un tassello di una strategia più ampia di radicamento nel territorio kuwaitiano e di costruzione di un ecosistema di innovazione aperta.
Il primo Food Innovation Hackathon del Kuwait lascia un’eredità profonda e multidimensionale che va ben oltre i nomi dei vincitori e i progetti presentati.
Conclusioni
Il primo Food Hackathon del Kuwait, nato dalla visione sinergica di Jahez Application e del Kuwait Innovation Center, è stato un successo sotto ogni punto di vista. Ha dimostrato che nel Paese esiste un vivace, preparato e ambizioso serbatoio di talenti tecnologici, pronto a mettersi in gioco per affrontare le sfide del futuro. Ha celebrato il potere della collaborazione tra impresa, istituzioni e giovani innovatori. E, soprattutto, ha piantato un seme. Un seme di innovazione, di imprenditorialità e di fiducia nelle capacità della nuova generazione kuwaitiana. Se adeguatamente nutrito e supportato, questo seme ha il potenziale per crescere e dare frutti che non solo trasformeranno il settore food & delivery, ma contribuiranno a ridisegnare il panorama economico e tecnologico dell’intero Kuwait, ispirando una miriade di iniziative simili in altri settori e consolidando una nuova reputazione per il Paese: non più solo una potenza energetica, ma un nascente hub di innovazione regionale.